Si è svolta ad Algeri, nei giorni 26/28 gennaio 2013, la decima edizione deiCampionati del Mediterraneo Cadetti e Giovani. Ad ospitarli, la grande e accogliente Sala Omnisports “Harsha Hassan”.
Assenti gli schermidori francesi, per motivi di sicurezza, e quelli greci, a causa delle note difficoltà economiche. Presenti invece gli atleti libici, la cui federazione di scherma, nata poco meno di un anno fa, ha vissuto così il suo esordio in una manifestazione internazionale. Altra novità la presenza di atleti iracheni e giordani, invitati per la loro vicinanza con paesi bagnati dal Mediterraneo.
Faceva parte della rappresentativa italiana il nostro Andrea Sanfilippo che ha ben onorato i colori azzurri conquistando l’oro nella cat. Cadetti FM, il bronzo nella cat. Giovani FM, e l’oro con la squadra Cadetti, composta dai tre vincitori nelle gare individuali delle rispettive armi.
Nella prova riservata ai Cadetti, non molto impegnativi gli assalti per Andrea fino alla semifinale, vinta 13-7 sul turco Fares Zidi, dopo un inizio un po’ sofferto e sbloccatosi sul 6-5 per il nostro fiorettista. Finale, poi, tutta italiana tra il cusino e il vicentino Sebastiano Bicego, risoltasi a favore del primo per 15-11.
Nella prova Giovani, disputatasi il giorno seguente, l’Italia schierava ancora i propri Cadetti, ovvero Bicego, Dei Rossi e Sanfilippo. Anche in questa gara tutti e tre sono saliti sul podio, ma con Dei Rossi vincitore e il nostro Andrea al 3° posto, battuto stavolta da Bicego con l’identico punteggio di 11-15.
Terzo giorno di gare per le prove a squadre e oro per l’Italia dei Cadetti che in finale ha battuto 30-15 la Spagna: Andrea era in squadra, essendo arrivato primo nell’individuale di FM, insieme agli altri azzurri Nicola Possenti, sciabolatore, e Gianluca Casaro, spadista.
Sarà l’Italia a organizzare i prossimi Campionati del Mediterraneo, e il Presidente Scarso designerà al più presto la città che ospiterà l’edizione 2014.
Tale scelta s’inserisce nell’ottica di una mediazione territoriale che possa limitare i pesanti condizionamenti subiti da numerosi atleti, a causa dei difficili rapporti tra i loro Paesi, affinché si salvaguardi lo spirito di una rassegna che nasce per promuovere e sviluppare la scherma nei Paesi del Mediterraneo e per consegnare ai popoli che vi si affacciano un’opportunità di dialogo e di arricchimento reciproco.