“Dopo Siracusa 2007, i Campionati del Mediterraneo sono tornati in Italia, terra che da sempre ha avuto un legame di dialogo, confronto e scambio culturale e commerciale con i Paesi del Mediterraneo.”
Queste le parole del Presidente Scarso nel suo discorso inaugurale presso il PalaCarrino di Chiavari, che dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014 ha ospitato gli XICampionati del Mediterraneo.
L’Italia ha vinto il medagliere di quest’ultima edizione, cui hanno partecipato circa 200 atleti provenienti da 15 Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, oltre a Ungheria e Romania. Insieme ai Cadetti e ai Giovani, per la prima volta erano stati ammessi alla manifestazione gli Under 14, e ben 41 sono state le medaglie conquistate dagli schermidori italiani, incluse le due d’oro nelle prove a squadre maschile e femminile della cat. Giovani, riservate ai vincitori delle prove individuali nelle sei armi.
A contribuire al successo azzurro brilla la prestazione di Andrea Sanfilippo,protagonista delle due gare individuale e a squadra di FM Giovani, con le quali il nostro valente fiorettista ha aggiunto due ori al bottino dell’Italia.
Seguito come sempre dal suo IstruttoreMatteo Scamarda, il cusino non ha mostrato esitazioni sulle pedane liguri, prevalendo con invidiabile controllo emotivo, grazie anche alla sua scherma elegante e riflessiva.
Entrato terzo in classifica provvisoria, avendo vinto 5/6 assalti di girone, il cusino elimina a seguire il libico Rami Ghorra 15-6 e l’albanese Klevis Imeraj 15-9, approdando in semifinale contro il turco Tayga Yuvacan, un mancino piuttosto ostico per Andrea, anch’egli mancino: con le sue botte basse, il turco si porta in vantaggio 1-4 alla fine del primo tempo; sostenuto dagli incitamenti di Matteo, Andrea riesce a recuperare ma Yuvacan non si lascia sorprendere e l’assalto procede in equilibrio fino al 10 pari al termine dei tre tempi… la priorità è a favore del turco, che quindi si mette in difesa… Andrea attacca ma alcuni colpi vanno a bersaglio non valido… tranne l’ultima, tirata a meno di 20” dalla fine e che l’avversario non riesce a chiudere, subendo così la sofferta vittoria 11-10 del nostro Andrea. Ben più sereno si proporrà l’assalto di finale con il connazionale Matteo Ciuti, cui Andrea concederà molto poco, guadagnandosi, col punteggio di 15-6, il gradino più alto del podio.
Grande emozione, infine, per il giovane Andrea, e per noi tutti, quando il tricolore, sulle note di Mameli, s’innalza a sventolare più in alto degli altri vessilli e il pensiero, commosso, si sofferma a ricordare, e a dedicare…
Nella gara a squadre del giorno seguente, essendo composto il team azzurro dai tre atleti vittoriosi nelle rispettive armi, l’Italia salta il turno dei gironi e tira la diretta con la Spagna che batte 30-19: il nostro Sanfilippo vince i suoi due assalti 5-2. Si passa in finale con la Turchia del noto Yuvacan: Andrea perde il primo assalto 1-3 ma si rifà nel successivo con un ottimo 5-2 e così, insieme ai bravissimi compagni, lo spadista Tomaso Melocchi e lo sciabolatore Marco Lecci, che hanno fatto molto bene la loro parte, sale ancora una volta sul podio a onorare la bandiera italiana issata sul pennone più alto.
Della rappresentativa italiana faceva anche parte, per la cat. Cadetti, il nostrospadista Lorenzo Salemi, giunto 3° nella sua gara.
Con tutte vittorie al girone, Lorenzo entra in vetta alla class. provv. e salta la prima diretta. Negli ottavi, dopo una prima frazione chiusa sul 3-4 per lo spagnolo Gerard Gonnell, Lorenzo cambia ritmo e batte 15-4 l’avversario senza usufruire del terzo tempo. Parte in svantaggio anche nei quarti con un altro spagnolo, Rodrigo Alegre, ma l’intervallo porta i consigli di Matteo… e a Lorenzo non sarà difficile passare dal 3-6 al 15-11 che lo promuoverà sul podio. Il cusino affronta, invece, piuttosto contratto la semifinale col rumeno Adrian Dabija, n. 1 del ranking europeo Cadetti Spada: pur essendo un assalto alla sua portata, il cusino non riesce a imporsi sull’avversario e gli cede il passo col punteggio di 11-15.
Medaglia di bronzo, dunque, per Lorenzo Salemi che scalda i motori in vista di prove ancora più impegnative, con la volontà di fare sempre meglio, e l’augurio, da parte nostra, di completare il suo triennio da Cadetto con le soddisfazioni che merita.